PIETRO
è NATO DI 29 SETTIMANE IL 14 NOVEMBRE 2006, pesava 1 kg e 200
gr.è molto difficile per me raccontare il mio parto...la nascita
di pietro....ho avuto 2 aborti a distanza di un anno l'uno dall'altro
e poi alla fine dopo tanti controlli e visite questa gravidanza, iper
medicalizzata, con progesterone e aspirinetta fina dall'inizio e riposo
in casa per i primi 4 mesi....ma ai 4 mesi almeno ci siamo arrivati
e abbiamo iniziato a rilassarci e a pensare andrà bene....all'ecografia
del 5 mese, la morfologica, viene fuori che il piccolo ha un difetto
congenito, i piedi torti, che è un problema ortopedico per cui
ci inviano a ortopedia pediatrica al mayer a firenze per parlare con
la dottoressa e capire quale saranno le cose da fare una volta nato
il bimbo..mi fanno fare ancora eco, più specifiche per vedere
se ci sono altri problemi correlati e viene fuori che ho la placenta
strana, non proprio bassa ma "strana"....comunque niente,
noi ci riprendiamo dopo lo spavento del "problema piedi torti"
e ricominciamo a fare una vita più o meno serena, io frequento
un corso di preparazione al parto naturale di un'associazione di pisa,
perchè ci piacerebbe fare un parto naturale, magari in casa....la
data presunta del parto era il 1 febbraio 2007.il 14 novembre 2006 io
e paolo (il mio compagno) avevamo pranzato insieme era una bella giornata
di sole e stavamo fantasticando sul nome (visto che all'eco ci avevano
detto, anche se non lo volevamo sapere! che era un maschio)...quando
vado in bagno a far pipì e inizio a buttare sangue, tanto, tantissimo,
come mai ne ho visto in vita mia. paolo chiama subito l'autoambulanza
e quando arriva dopo pochi minuti io ho già perso conoscenza.
mi ricordo poco poi...l'ambulatorio del ginecologo con un casino di
infermiere e dottori e mi levano il sangue son tutti agitati e paolo
accanto a me che piange...e poi la sala operatoria, l'infermiera che
mi taglia la maglia e il reggiseno, mi avevano già messo la flebo
e l'anestesia iniziava a fare effetto....mi sono risvegliata il giorno
dopo in rianimazione....questo è il mio ricordo del parto!cos'è
successo me lo hanno raccontato dopo, l'ho ricostruito nel tempo.,.....sono
arrivata in ospedale poco dopo le 16 del pomeriggio e mi hanno messo
in sala operatoria alle 16 e mezzo. alle 17 è nato il bimbo,
vivo! ma con bassissime possibilità di farcela. a firenze e a
pisa non c'era posto in terapia intensiva (noi siamo a pontedera) e
siena e genova non ce l'avrebbe fatta ad arrivarci vivo. è stato
mandato in versilia...all'ospedale nuovo di pietrasanta.quando è
nato paolo non voleva dargli il nome perchè voleva aspettare
me...ma in quei casi in cui si deve fare il trasporto in autoambulanza
e si devono fare le trasfusioni ecc. è necessario oltre al cognome
anche un nome...quindi pietro...pietro è partito alle 20 di sera
dopo che aveva ricevuto le prime cure in neonatologia a pontedera è
partito in autoambulanza e con la macchina della polizia davanti che
faceva da apripista....paolo, il babbo non è andato, con loro
c'è andato il mio babbo con un mio amico perchè nel frattempo
per me non era finita.......dopo il cesareo il medico, il povero medico
che si era ritrovato in quel casino, mi ha tenuta sotto controllo....mi
è venuta la cid, che vuol dire coagulazione intravascolare disseminata,
che vuol dire che non mi si coagulava il sangue, che vuol dire che stavo
morendo e per salvarmi mi hanno ...levato l'utero!fuori c'era il mondo:
amiche, amici, parenti, tutti allibiti dalla situazione e dalla tragicità
dell'evento. paolo, ovviamente, disperato. mi hanno messo in rianimazione,
in coma farmacologico, in prognosi riservata fino al giorno dopo e i
dottori hanno parlato chiaro...non si sa se ce la fa...invece ce l'ho
fatta mi sono risvegliata, ricordo paolo che è venuto io ero
ancora intubata con la sacca del sangue x le trasfusioni ma non capivo
naturalmente niente e quindi ho chiesto che cavolo fosse successo! mi
ha detto che era nato il bimbo che era vivo che era in un altro ospedale
e che si chiamava pietro ("va bene? sennò si cambia"....)poi
mi hanno portato in camerata e dagli sguardi, dal fatto che era passato
un giorno, ho capito che qualcosa non andava credevo che il bimbo fosse
morto e invece mi giuravano che era vivo, stava male ma vivo!Alla fine
ho costretto paolo a dirmelo..mi avevano levato l'utero......sono stata
ancora una settimana all'ospedale a pontedera e ho visto pietro solo
quando sono andata all'ospedale della versilia.Ricordo molto bene il
viaggio in autostrada e paolo che mi preparava e mi diceva “è
piccino”infatti quando l'ho visto era bruttissimo piccolino tutto pieno
di fili e tubi, respirava male e sembrava E.T.....io ero di fuori, non
mi rendevo conto ancora, non mi piaceva, era piccino, paolo invece lo
vedeva da una settimana già si era abituato.io mi sono trasferita
in versilia perchè quel fantastico ospedale ha a disposizione
delle mamme come me che hanno i bimbi in incubatrice una cameretta per
poter stare vicino ai propri figli.Paolo ha dormito nel camper...per
3 mesi!e lì è iniziata la seconda parte del parto cioè
è iniziato il travaglio e il dolore per la salute di pietro che
all'inizio andava male, ha fatto molta fatica a respirare, diciamo il
primo mese suonava ogni tipo di allarme intorno a lui e tutti erano
all'erta ed era difficile capire che cosa stesse succedendo....io me
ne stavo in disparte non riuscivo a parlare con le altre mamme loro
si lamentavano ma a nessuna era successo quello che era successo a me,
e nessun bimbo era così in pericolo come pietro.... è
stata dura, lì in versilia si può stare tutto il giorno
vicino all'incubatrice ed io stavo tutto il giorno lì e mi tiravo
il latte....fin da subito da quando sono uscita dalla rianimazione a
pontedera avevo iniziato a tirarmelo e paolo lo portava all'ospedale
a pietro. Pietro mangiava pochissimo ma mangiava il mio latte!E poi
le infermiere e i dottori all'utin sono bravissimi, delicati, umani,
gentili, insomma ci stavano vicini ma senza illuderci con false speranze,
ci aiutavano a guardare in faccia la realtà. Dopo 15 giorni che
eravamo lì mi hanno messo pietro in collo! E poi un po' dopo
abbiamo iniziato la marsupio-terapia cioè mi mettevano pietro
addoso sulla pelle nuda, anche se lui era intubato e con la flebo! Pietro
così respirava meglio e i suoi valori vitali miglioravano. È
uscito dall'incubatrice 1 mese e mezzo dopo, per l'ultimo dell'anno
e il babbo finalmente l'ha potuto tenere in collo. Non avevamo nemmeno
un vestitino per il piccolo perchè prima che nascesse era troppo
presto non ne avevamo comprati e dopo in tutto quel casino non ci aveva
pensato nessuno! Così gli hanno messo un vestitino bianco le
infermiere e le cose piano piano sono andate meglio, oltre a tirarmi
il latte ogni tanto mi aiutavano ad attaccarlo e pietro un po' puppava
un po' no...siamo rimasti fino alla data presunta del parto, febbraio...3
mesi.Dopo sono riuscita ad allattarlo completamente solo con la puppa!Sono
stati mesi duri ma belli, belli per tutta la gente che ci è stata
vicino, tantissima, ogni giorno avevo un'amica o amico all'ospedale
che cenava con me e che mi distraeva, anche se eravamo lontani da casa,
facevano la staffetta per venire....mesi belli per le persone che abbiamo
conosciuto in versilia, lì all'ospedale le infermiere e l'unico
uomo infermiere che la mattina vedevo che faceva il bagno a pietrino,
con quanta delicatezza! E
i dottori, così sensibili, e lo dico io che non sono una simpatizzante
del mondo medico!E poi alla fine ce l'abbiamo fatta siamo tornati a
casa, tutti e 3, con un sacco di impegni, visite, controlli, fisioterapia,
ecc...ecc...perchè i nati pretermine devono essere controllati
nello sviluppo di crescita e fino all'età scolare non si può
sapere che conseguenza ha avuto una nascita così traumatica....paolo
dice che pietro è nato di terza classe, come la canzone di de
gregori,” tra dolore e spavento”....io dico che avrei voluto una nascita
intima per mio figlio, io lui e il babbo, invece è stata una
nascita collettiva, c'era il mondo quando è nato e il mondo di
persone l'ha accompagnato nel suo pezzo difficile di strada! Lui e noi!Adesso
pietro cresce, piano piano ma cresce, ha 21 mesi ancora non cammina
da solo ma sta tentando, è un bimbo sereno e felice e molto bello!Per
me è difficile fare i conti con tutto quello che non è
stato, non sono arrivata alla fine della gravidanza, non “ho partorito”,
non ho avuto il bimbo lì con me se non dopo 3 mesi, e non potrò
mai più rimanere incinta, avere la pancia, partorire...continuo
a frequentare le mamme dell'associazione del parto naturale, all'inizio
era difficile, loro avevano avuto un parto naturale! poi con il tempo
abbiamo continuato a frequentarci, noi mamme con i bimbi, a fare incontri
sulla genitorialità e sulle difficoltà di ognuna e questa
cosa mi ha aiutato molto........io è da poco tempo che ho internet
e non sono nemmeno un'appassionata di computer ma ho apprezzato molto
il sito che avete fatto, è molto bello, ho cercato i siti delle
tin d'italia, con le storie dei bimbi e dei loro genitori....anche la
versilia ha un sito dell'associazione, si chiama “piccole stelle” e
mi piacerebbe poter far scrivere anche alle mamme che sono passate di
lì la loro storia.Io sono molto riconoscente al personale dell'utin
della versilia, noi siamo stati veramente bene e con alcune infermiere
siamo diventate amiche e ci sentiamo!Penso davvero che è grazie
a loro se riusciamo ad avere un rapporto sereno con tutta questa storia!È
grazie a loro e alla loro pazienza se sono riuscita ad allattare pietro!Un
grazie grande anche a voi!
Monia
pubblicata
il 18 agosto 2008