Storie di bimbi e genitori speciali che hanno scelto di offrire la loro esperienza a tutti voi.


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Il mio bambino voleva venire al mondo il 6 gennaio 1998 (termine previsto 24 aprile).
Senza alcun preavviso, uno strappo al basso ventre da’ inizio alle danze. Il 7 gennaio alle 4 del mattino sono stata attaccata alle flebo, piedi all’aria, per tentare di trattenere la discesa libera.Il 15 gennaio non c’è più niente da fare: giaccio su un tavolaccio operatorio e mi viene praticato un cesareo.
Leonardo nasce alle 11:05 cianotico e inerte, una volta intubato si riprende velocemente lasciando ben sperare i medici.
Comincia l’altalena del decorso: 2 sepsi, 2 trasfusioni, 1 emorragia cerebrale (periventricolare destra), 1 necrosi alla mano destra (ago fuori vena!).
Il 10 aprile il mio pipino viene dimesso con somma gioia della sua mamma.
Se la sfortuna ha voluto che avessi un ginecologo sciatto e irresponsabile (dopo, solo dopo!!!, il parto pretermine mi viene a dire che il mio collo dell’utero è più corto del normale e si sarebbe dovuto fare un cerchiaggio preventivo!!!!!), la suerte del mio piccolo ha fatto sì che il suo pediatra fosse invece lungimirante (la mamma ed il papà cercano apposta un esperto in prematuri) e ci prescrivesse controlli su controlli, che sedano definitivamente le paure di qualche danno collaterale dovuto ai numerosi farmaci presi, e soprattutto intraprendiamo la strada della fisioterapia a soli 30 gg di vita…quella strada la percorriamo ancora oggi!
Leonardo ha quasi sei anni, è affetto da diplegia spastica da prematuranza, strascico dell’emorragia cerebrale.
Nonostante ciò Leonardo è un bambino apparentemente sereno e pieno di vita, ha un carattere forte e determinato, è socievole e viene letteralmente adorato da nonni ed amici;
sono sicura però anche che da qualche parte dentro di lui ci sia una ferita profonda, che solo lentamente con amore e pazienza potrà guarire, forse mai del tutto.Il parto pretermine ha rappresentato per me uno strappo con tutte le mia fantasie di donna e di madre, la linea di demarcazione tra giovinezza ed età adulta; mi ha tolto e mi ha dato.

A chi si trova adesso a vivere quest’esperienza straziante per favore ricordate: niente sensi di colpa, non servono a niente! non è colpa di nessuno, tantomeno vostra; e una volta che i vostri bimbi tornano a casa fisioterapia !!!………
un forte in bocca al lupo.

pubblicato il 29 dicembre 2003