Storie di bimbi e genitori speciali che hanno scelto di offrire la loro esperienza a tutti voi.


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Domenica 16 gennaio 2005.

Così inizia la storia di Giuliano……..
Era la festa patronale del paese, io e mio marito decidemmo di farci un giro tra le “bancarelle” della festa, ma mi accorsi che qualcosa dentro di me non andava.
Ero alla 29ma settimana di gestazione.
La mia pancia era quasi sparita e il bambino, che era sempre in gran movimento, quasi non lo sentivo più. Così decidiamo di fare un salto in ospedale per un semplice controllo, ma lì la notizia che Giuliano sarebbe dovuto nascere. Questa la diagnosi: sofferenza fetale acuta.
Mi è crollato il mondo addosso!!!!
Ho pianto disperatamente pensando che avrei perso il mio bambino e tutti i proggetti che avevo fatto per lui erano spariti in un istante.
Il ginecologo di turno in ospedale mi dice però che lì non sono attrezzati per accogliere un bambino alla 29ma settimana e mi consiglia di rivolgermi altrove (negligenza da parte dell’ospedale che non ha provveduto al trasferimento con un ambulanza facendomi rischiare di perdere sul serio il bambino).
Allora io e mio marito, disperati, ci mettemmo in auto e ci dirigemmo in un ospedale attrezzato per tale caso.
Ma lì la disperazione più totale!!!!
Dopo aver costatato lo stato di salute del bambino, la notizia che non c’è posto per lui.
Intanto iniziano le ricerche, tramite il 118, a trovar posto per Giuliano. Cominciano a praticarmi tutti gli esami necessari per poter verificare se era possibile eseguire il taglio cesario.
Arriva nel frattempo la notizia che hanno trovato il posto per il bambino, ma io sarei dovuta restare lì. Mio marito chiede di fare un altro tentativo di ricerca e dopo un po’ la risposta: “trasferiamo la mamma con il bambino all’ospedale Rummo di Benevento dove faranno nascere il piccolo”.
Mio marito mi dà la notizia ma non riesco a capir più nulla, penso: dove si trova Benevento??? È lontano, vicino, chissa???
Preparano l’ambulanza, mi tengono sotto monitoraggio per tutto il tragitto e dopo quasi 1 ora circa arriviamo in ospedale dove tutto è già pronto per il cesario.
Arrivo verso le ore 17:00 circa e alle 17:50 Giuliano è nato.
Mi praticarono anestesia totale e quindi non potei sapere niente del bambino, se era vivo o ….
Appena iniziai a svegliarmi, ancora in sala operatoria, la prima cosa che chiesi era del bambino.
Le infermiere mi dissero che stava bene.
Iniziai a piangere disperatamente cercando di immaginare il suo viso.
Mi trasferirono in un'altra stanza dove c’era mio marito e i miei familiari tutti pronti a sapere qualcosa in più.
Arriva finalmente la neonatologa che mi spiega un po’ il quadro clinico d’ingresso: pesa 1,250 kg, sta bene ma è presto per poter definire il suo stato di salute. Deve restare in incubatrice almeno fino alla 35ma - 36ma settimana, salvo diverse situazioni.
Penso che è tanto il tempo che deve passare e chissà se ce la farà.
Il giorno dopo non posso ancora vedere mio figlio a causa del cesario avuto, allora mio marito con la telecamera lo filma e finalmente vedo il suo bel faccino.
Era così piccolo, sembrava un gattino appena nato.
Dopo due giorni finalmente lo posso vedere. Tutto mi spaventa, la T.I.N. mi sembra un luogo dove fanno esprimenti, tutto computerizzato.
Giuliano è stato intubato solo per 2 gg. e per un giorno a praticato la fototerapia per presenza di ittero.
Il suo quadro clinico giornaliero andava ogni giorno migliorando ma i medici mi dicevano che non dovevo considerarlo fuori pericolo perché comunque era molto piccolo.
Dimagrisce fino ad arrivare al 1 kg, ma poi pian piano inizia ad aumentare.
La degenza in ospedale è stata dura, però sono contenta perché nella sfortuna sono stata fortunata ad essere stata ricoverata all’ospedale Rummo perché ho trovato dei medici, che hanno curato Giuliano, molto bravi e delle infermiere molto cordiali e pronte a capire il nostro stato d’animo.
Per 51 gg. sono stata sempre accanto a Giuliano, c’era una stanza in ospedale riservata proprio a noi mamme della T.I.N. (così ci siamo qualificate noi mamme) e poi il reparto era sempre aperto all’ingresso dei genitori e ci permettevano di stare quanto tempo volevamo vicino ai ns. figli.
L’11 marzo 2005 finalmente lo portiamo a casa con noi: pesa 2,200 kg.!!!
Adesso Giuliano ha 2 anni a 8 mesi, pesa 11,800 kg ed è alto 87 cm.
Cammina, corre, gioca, sorride orami è “grande”.
Nel corso di questi 2 anni siamo stati diverse volte in ospedale per controlli, ma è sempre andato tutto bene e non ha mai avuto bisogno di niente.
I medici dicono ancora che siamo stati fortunati che un bambino nato alla 29ma settimana non abbia avuto mai nessun tipo di problema tranne che è stato intubato per 2 gg. alla nascita.
Per me e mio marito è stato veramente duro però siamo contenti perché Giuliano è veramente speciale ed ogni sua conquista ci rallegra molto.
Non è stato certamente il parto che sognavo, non l’ho tenuto in braccio, non l’ho neanche allattato al seno, ma è stata un’esperienza forte e indelebile.

Saluti a abbracci a tutti noi genitori speciali di bimbi davvero “SPECIALI”…

pubblicato il 3 febbraio 2008