Storie di bimbi e genitori speciali che hanno scelto di offrire la loro esperienza a tutti voi.


Copyright © 2003

Davide
Francesco
Marzia Maria
Gabriele Eliseo
Tommaso
Maryam
Leonardo
Matteo Giuseppe
Angelo Neo Sathayu
Giorgia
Alfonso
Matilde
Tabatha
Aurora
Isabella e Azzurra
Alice
Elisabetta
Eufemia Maria Pia
Dada & Poppy
Francesca
Giorgia
Riccardo
Mattia
Lapo
Giuliano
Mattia
Riccardo
Valeria
Giorgia
Pietro
Nicola
Laura Azzurra Maria
Tommaso
Angelo
Linda
Margherita
Alessandro
Sabrina
Alessia
Giovanni e Giuseppe
 
Stefania
Chiara
Agnese
Vincenza





La nostra storia comincia il 30 ottobre 2001 quando, inaspettatamente, mia figlia Linda nasce alle 11.57 con taglio cesareo. Ero arrivata a 34+4 settimane di gestazione. L'ultima settimana l'avevo trascorsa in ospedale per una improvvisa forma di gestosi, dopo una gravidanza assolutamente perfetta: mai una nausea, mai un malessere, solo qualche contrazione di troppo ma comunque senza conseguenze. Il 21 ottobre vado in pizzeria con gli amici per festeggiare il mio compleanno e sto benissimo. La notte successiva comincio ad avvertire le solite contrazioni, ma stavolta sono più ravvicinate e soprattutto RITMICHE...ogni 3 minuti!! aspetto qualche ora e poi vado in ospedale. Mi ricoverano per minaccia di parto prematuro, sono a 33 settimane.
In serata mi misurano la pressione e....SORPRESA! era a 110/170!! ma se 2 giorni prima l'avevo misurata in farmacia ed era bassissima....Corrono tutti, un medico vuol farmi un cesareo immediatamente, io non voglio, è così presto, lui mi dice allora di firmare che rifiuto le cure, io sono confusa....finchè provvidenzialmente arriva un altro medico che dice di provare a darmi una pastiglia di antipertensivo sublinguale e vedere come va....la pressione dopo un pò si abbassa, mi lasciano sola, è notte fonda...
Per farla breve, resisto una settimana attaccata alla flebo per fermare le contrazioni e con le pastiglie per la pressione e il cortisone per la maturazione dei polmoni della bimba.
Alla fine alla 34+4 decidono per il cesareo "tanto la bambina è grossa".
Ma nessuno sa dirmi come stanno i suoi polmoni, nessuno sa se avrà complicazioni e nell'ospedale non c'è un reparto di terapia intensiva neonatale....

Linda nasce e subito piange, sembra un gattino, io chiedo "ma è mia figlia che piange?" e le infermiere" e chi vuole che sia signora?" :-)
La portano di corsa via, stanno via per un tempo interminabile in cui continuo a sentirla piangere....poi la riportano, avvolta in un telo verde. Io sono molto miope e vedo solo un faccino tondo e un braccino spuntare dal telo per un attimo. L'infermiera non si avvicina, sta un attimo sulla porta e poi la riporta via.
Non la rivedrò per 2 giorni.
Lei è in patologia neonatale, io sono a letto con dolori tremendi post-cesareo.
Quando finalmente riesco ad alzarmi corro (con la sedia a rotelle) da lei.....la vedo.....E NON LA RICONOSCO.
Questa è la mia prima sensazione.
guardo quello scricciolo piccolo ma cicciotto (era 2,560kg per 45 cm) nell'incubatrice e mi sembra un'estranea.
E' questa mia figlia?
Quella che mi scalciava in pancia?
Non ci credo.
Tutti l'hanno toccata prima di me, tutti l'hanno vista prima di me.
Provo solo tristezza e rabbia. Dovevo essere io a prenderla in braccio per prima....e invece sono l'ultima!
E non posso neanche prenderla, posso solo accarezzarla con un dito dallo sportello dell'incubatrice.
Lei sta bene, solo ossigeno il primo giorno e una crisi dovuta a un blocco intestinale la prima notte, poi è stata bene.
Mangiava e dormiva.
E' stata ricoverata 12gg, io sono stata dimessa dopo 5.
Tornare a casa senza di lei è stato doloroso. Doverla lasciare lì....di nuovo con mani estranee a manipolarla.

Ora che ho un altro figlio nato a termine, col quale c'è stato un contatto subito dopo la nascita, subito attaccato al seno, cullina in camera accando al mio letto ecc.ecc., ora che ho provato quanto sia importante il primo contatto mamma-figlio, mi rendo conto di quanto ci è stato rubato.
Linda non stava così male, respirava da sola, era vitale...perchè non me l'hanno fatta toccare, perchè l'hanno portata subito via, perchè non ho potuto fare la marsupio-terapia?
Ora so che le cose sono cambiate, ma 8 anni fa, in quell'ospedale di provincia, è andata così. E ancora talvolta ci penso e ci sto male.
Perchè, mentre per il secondogenito ho sentito un amore viscerale e travolgente non appena l'ho guardato negli occhi e l'ho annusato, per lei non è stato così. Non ho riconosciuto il suo odore, non ho potuto guardare i suoi occhi (erano chiusi e abbagliati dalla luce dell'incubatrice)....ci sono voluti giorni e settimane perchè la sentissi finalmente MIA.

Questa è la mia storia. Mamme, impuntatevi, non fatevi allontanare mai dai vostri figli e soprattutto insistete per la marsupio-terapia!

pubblicato il 22 novembre 2009