Storie di bimbi e genitori speciali che hanno scelto di offrire la loro esperienza a tutti voi.


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Sono Dada, la mamma di Poppy, e intervengo spesso sul Forum, che trovo veramente utile. Uso sempre i soliti pseudonimi perchè solo la mia famiglia conosce la storia che sto per raccontare.
Ho deciso di raccontare la mia storia in questa sede per far sapere ad altri genitori di bimbi prematuri che io ho un enorme debito di riconoscenza verso mio figlio, in quanto nascendo prematuro, contro tutte le previsioni, mi ha salvato da una serie di guai che avrebbero anche potuto portarmi alla morte. Ovviamente questo debito di riconoscenza si aggiunge al senso di colpa che provo per avergli, anche se del tutto involontariamente, tolto le facoltà che la natura o se preferite la genetica gli hanno dato e che non so ancora se la riabilitazione potrà restituirgli.
Sono rimasta incinta nel 2004, dopo qualche anno che eravamo sposati, per cui l' arrivo, alquanto inaspettato, di questo bambino ci ha subito riempito di gioia, anche perchè nel 1998 avevo avuto un aborto spontaneo all' 11° settimana e da allora avevamo sempre rimandato l'idea di avere figli, pensando solo a divertirci. La gravidanza è subito partita bene, senza nausee e disturbi, e devo dire che i mesi della gestazione sono stati i più belli della mia vita, e non mi sono mai sentita tanto bella e in forma. La data prevista per il parto era verso la fine di marzo, ma ai primi di febbraio, alla 33° settimana, un improvviso ed elevatissimo aumento dei valori delle mie transaminasi (da 40 a 500) mi costringe a correre in ospedale, dove vengo ricoverata e subito sottoposta a taglio cesareo urgente. L'intervento procede bene e mio figlio nasce, ma circa 10 minuti dopo insorge un problema respiratorio per cui il piccolo viene intubato e trasferito in TIN, dove rimane 10 giorni.

La sua degenza in TIN è stata relativamente tranquilla, anche perchè pesava già 2,4 Kg alla nascita, e non ci sono stati segni che facessero presagire i problemi che invece si sono evidenziati dopo. Passata la mia degenza e finalmente dimesso il Poppy, torniamo a casa, ignari di tutto quello che ci aspettava dopo. Infatti, circa un mese dopo il parto inizio ad accusare degli strani e fortissimi mal di testa e degli improvvisi formicolii al braccio e alla gamba sinistri, accompagnati da forti giramenti di testa e ronzio, perfino musica nelle orecchie (vi assicuro che lo stereo e la tv erano spenti in ogni stanza della mia casa!!!). Mi decido, seppur a malincuore, di andare dal neurologo, il quale mi fa fare la Risonanza Magnetica. Da questo esame emerge subito la causa di tutti i miei mali: ANGIOMA CAVERNOSO CEREBRALE CONGENITO di circa 2 cm di diametro. Detto in parole povere, sono nata con questa malformazione arteriovenosa nella parte destra del mio cervello, e questa specie di neo ha sanguinato proprio a causa dello sbalzo ormonale che accompagna la gravidanza, provocandomi quei disturbi. Immediatamente vengo ricoverata in neurochirurgia e a due mesi esatti dalla nascita del mio Poppy sottoposta a undelicato intervento chirurgico. A detta del neurochirurgo che mi ha operata sono stata veramente fortunata per come si è risolta la mia gravidanza; se infatti, come si aspettava il mio ginecologo e come mi aspettavo io stessa, avessi partorito a termine e in modo naturale, le spinte del parto e l' ansia mi avrebbero quasi certamente provocato un'emorragia cerebrale ben più forte di quella lieve che ho avuto, con conseguenze molto spiacevoli se non anche la morte. Di conseguenza posso proprio dire che il mio tesoro è nato prima per salvare la sua mamma, mettendo a repentaglio il suo futuro. Durante il periodo in cui sono stata male e poi ricoverata, il mio bambino è stato accolto dai miei genitori, i quali si sono presi cura di lui in modo più intenso anche quando sono stata dimessa, per consentirmi di recuperare completamente le forze dopo unintervento così delicato, e poi, quando mi sono sentita in grado di farlo lo abbiamo portato a casa, anche se i miei genitori hanno sempre continuato, e continuano tuttora, ad aiutarmi.
Finito 1 incubo se n' è subito presentato un altro. Poco dopo il mio ritorno a casa, infatti, è venuto il momento delle varie visite di follow-up per il Poppy, e dall' ecografia cerebrale che gli hanno fatto al 4° mese è emerso che probabilmente il bambino aveva avuto una sofferenza perinatale per cui l'iniziale iperecogenicità riportata nei primi referti stava evolvendo in poroencefalia, provocando leucomalacia periventricolare. Queste lesioni non avrebbero portato conseguemze a livello cognitivo ma a livello motorio, e questo spiegava l'ipertono alle braccia e soprattutto alle gambe del bimbo. Intervenendo però subito con la fisioterapia, si potevano comunque mitigare queste conseguenze. Adesso che sono passati quasi 2 anni riesco a vedere la cosa sotto una luce diversa, a ridimensionarla un pochino, ma immaginatevi l'effetto che questa diagnosi può aver provocato in una giovane mamma alla prima esperienza che era appena uscita da un dramma personale come è capitato a me: praticamente mi è crollato il mondo addosso. Non avevo ancora potuto tirare un sospiro di sollievo per essere uscita viva da un intervento al cervello, che già dovevo affrontare un problema così grande su un bambino così piccolo.
In ogni caso, anche questa volta, ho stretto i denti e sono andata avanti, concentrandomi sulla fisioterapia per il mio bambino. Mi sono detta e ogni tanto mi ripeto tuttora: "impara da tuo figlio, un essere tanto piccolo e innocente che si è affacciato alla vita salvando te e mettendo a repentaglio la sua salute. E' venuto il momento che sia tu a fare qualcosa per lui, e tutto ciò che puoi fare è stargli vicino e sostenerlo in questa strada".
In effetti, anche se piuttosto lentamente, grazie alla fisioterapia il mio Poppy ha superato moltissime difficoltà (nonostante la mia iniziale riluttanza); attualmente, infatti, le sue braccia non sono più ipertoniche ma paragonabili a quelle di un qualsiasi bimbo di 20 mesi nato senza complicazioni. Resta l'ipertono alle gambe e il fatto che non siede senza appoggio, ma ci stiamo lavorando. Dal punto di vista cognitivo il bimbo è molto intelligente e sveglio e dice già parecchi vocaboli e si fa capire perfettamente. Anche per quel che riguarda la crescita e la salute generale è a posto, nel senso che è paragonabile a qualsiasi altro bambino della stessa età.
Per quel che riguarda il suo problema, le previsioni del NPI che lo segue non sono tanto buone, in quanto secondo lui non camminerà mai, ma quando lo visita il fisiatra, mi dice che invece il bambino camminerà, anche se in modo non perfetto, per cui io vado in confusione e non so più cosa pensare e a chi credere. Come ho detto prima, questo senso di confusione era però più forte all' inizio, in quanto adesso, anche grazie ai consigli e suggerimenti trovati nel forum e alla disponibilità delle tante mamme che mi hanno messo a disposizione la loro esperienza, ho trovato una mia dimensione e una certa serenità.
L' unica certezza è che mio figlio è la persona più importante della mia vita e non dimenticherò mai quello che ha fatto per me.

Un bacione a tutti voi e ai vostri bimbi speciali da Dada&Poppy!!!!!

pubblicato il 10 gennaio 2007