La nostra bambina e' nata alle 00.06 dell' 8 Marzo
2001 in un clima di ansia e disperazione.
La mia diagnosi e' stata oligoanidramnios (perdita totale del liquido
amniotico) a 29 settimane di gravidanza, una situazione molto rischiosa
per entrambe. Ricovero immediato il 6/3/01 al " Gemelli "
di Roma, dove dopo alcuni tentativi di infusione si decide per un parto
cesareo notturno al fine di non compromettere ulteriormente la situazione
della "piccola".
Quanti pianti, quanta disperazione nei nostri cuori, quanta consapevolezza
del rischio di perdere quel piccolo fagottino tanto desiderato ed arrivato
dopo 12 mesi di tentativi ed una cura ormonale. Ecco la decisione "
parto cesareo ", ma io chiedo ed ottengo che il tutto avvenga in
anestesia parziale, voglio essere presente, desidero vedere il visino
di "Chicca" soprattutto perchè temo per la sua vita.
Desidero vederla anche un solo attimo VIVA. Sono le h. 23,45 iniziano
l'intervento con molta attenzione in quanto il mio utero completamente
asciutto è tuttuno con la bambina, c'è il rischio di tagliare
anche lei!!!.
Eccola, sento miagolare, è nata viva ma poi non sento più
nulla, piango, prego, attendo un cenno dai medici ma nessuno sa più
nulla. Federica è ora nelle mani dei neonatologi della T.I.N.
in una stanza posta vicino alla sala operatoria.
Urlo, chiedo di farmela vedere anche se è già morta, mi
comunicano il suo peso, solo 920 gr., un po' piccola per il periodo
di gestazione. Ma ecco che i miei pianti non sono inutili, arriva l'ncubatrice
ed io vedo il suo colore rosso scarlatto e le sue manine che si agitano
E' ANCORA VIVA!!!!!!!!!!. La portano in reparto per completare tutte
le manovre rianimatorie. Io chiedo alla ostetrica di provvedere al suo
battesimo, il suo nome è FEDERICA.
Alle 00,45 mio marito Pierpaolo mi raggiunge in sala post operatoria
con gli occhi colmi di lacrime, anche lui ha visto Chicca correndo dietro
ai medici e all'incubatrice fino al reparto.
Commossi, affranti, uniti dallo stesso dolore abbiamo atteso per ore
le prime notizie. APGAR 1 = 8, APGAR 5 = 8
Già un ottimo risultato. Pierpaolo ha trascorso tutta la notte
accanto a me e andava continuamente in TIN per raccogliere notizie (le
prime ore sono fondamentali) ma ogni volta che tornava giù non
aveva la forza di parlare e di raccontarmi perchè le sue lacrime
gli spezzavano il respiro.
Dopo 24 ore finalmente con la sedia a rotelle spinta da mio marito abbiamo
raggiunto nostra figlia. Quanti fili, quanti monitor, quanti rumori,
quanto era piccola: che impatto crudele!!!!!. Volevamo essere più
forti, lei stava combattendo la sua prima battaglia, ma quelle immagini
ci hanno trafitto il cuore e solo una mamma può capire quanto
avrei voluto essere io al posto suo. Ecco cominciano i vari bolletini
medici: la bambina presenta respirazione spontanea, è solo (solo!!)
assistita da CPAP ma senza ossigeno, colorito roseo, vivace, disidratata.
I dottori ci spiegano che bisogna attendere tre giorni per avere delle
indicazioni precise e ci preavvisano dei rischi infettivi, anemici,
emorragici. Non sapevamo se gioire a queste prime indicazioni o piangere,
io avevo paura che morisse e non riuscivo ad essere calda e affettuosa
con la piccolina e temevo poi di legarmi a quel fagottino. Ma poi ecco
arrivare la montata lattea e con il tiralatte sento di provvedere alla
crescita di Federica, di fare qualcosa per lei.
Dopo 48 ore iniziano i veri problemi: emorragia intraventricolare di
I/II grado, anemia, assenza di urine, ombellico che non si rimargina
- assenza di coagulazione.
Alle 2 del 10/03/01 di notte arriva nella mia stanza una dottoressa
che vuole apprendere più notizie possibili sulla nostra famiglia
per cercare di aiutare la bambina, che tragedia, che notte triste e
sgomenta. Non potevamo fare nulla ma solo pregare ed attendere. Ecco,
dopo vari carichi di liquidi infusi a Federica, la prima pipì,
poca ma era già qualcosa. I reni sono morfologicamente normali
ma la bimba urina troppo poco, siamo all' 11/03/01 arriva la prima sacca
di sangue e una di plasma. Federica farà fino alle dimissioni
quattro trasfusioni di cui due di plasma. I giorni passano il calo di
peso porta Chicca ad 800gr. ed aumentano i problemi, la bambina per
15 giorni non viene alimentata. Nessun medico si sbilancia nel fare
una prognosi e noi pendiamo dalle loro labbra. Arrivare al Gemelli,
percorrere quei corridoi ed arrivare fuori la TIN è stata per
noi una impresa, l'ansia ci ha accompagnato per 53 giorni e la paura
di avere brutte notizie ci terrorizzava. Dopo 23 giorni abbiamo baciato
per la prima volta Chicca, abbiamo sentito il suo odore e il suo calore;
Lei ci ha aiutato a starle vicino. Tutti i giorni le abbiamo raccontata
delle favole, filastrocche e nenie. Lei sentiva, capiva il nostro amore
ma non poteva venir fuori dalla "scatoletta di plastica" perchè
soffriva di forti crisi di apnea. Una volta, era sabato, Federica durante
una apnea è diventata tutta violacea, poi io e e le infermiere
con dei pizzichi sotto i piedini l'abbiamo stimolata ma quel saturimetro,
il controllo cardiaco, i vari sondini erano diventati per noi una vera
angoscia. Commettavamo l'errore di tutti, invece di guardare la nostra
piccola che combatteva, osservavamo i monitor che ancora oggi fanno
parte dei nostri incubi. Ogni piccola novità, un vomito, un po'
di febbre diventa un dramma all'interno della TIN, ma questo che può
sembrare un inferno è l'unica possibilità di vita che
hanno i nostri figli. Ecco giungere il 30/03/01 data in cui vengono
definitivamente sospese le CPAP anche se in presenza ancora di apnee,
finalmente vediamo il suo viso tutto scarno ma tenero e tondo. Senza
CPAP Chicca passa le sue ore tra le mie braccia e quel dal papà,
che tenerezza, che gioia, la speranza di portarla a casa apre i nostri
cuori e ci aiuta a darle tutto il nostro amore. Che bello, è
passata dal gavage al biberon e anche il suo peso cresce più
velocemente. Ma tutti coloro che hanno fatto questa esperienza sanno
che è molto facile sorridere e piangere in quel reparto ed infatti
dopo due significativi vomiti ecco affiorare una infezione alle vie
urinarie e via subito con la sospensione dell'alimentazione, flebo di
antibiotico e chiaramente una trasfusione per anemia.
I nostri umori cambiavano continuamente con l'arrivo dei bollettini
medici ma la speranza di vedere quella luce delle dimissioni ci accompagnava
ogni giorno. La visita oculistica ci annuncia che la piccola presenta
una ROP di I grado, nei nostri occhi il terrore della cecità
ma il tutto è rientrato spontaneamente dopo due settimane.
Ecco
siamo al 25 aprile 2001, una domenica come tutte le altre, la piccolo
ormai al peso di 1.950 eraprossima alla culla e a lasciare, speriamo
definitivamente, la scatoletta!!!!!!!!!. Ma Federica non ha voluto rispettare
i tempi ospedalieri e alle 18,00 di quel pomeriggio, in un momento di
passeggiatina, ha urtato con il viso l'oblò dell'incubatrice
che per un caso del fato si è poi anche rotta. Infatti io ed
il papà eravamo lì a darle il latte quando un odore di
bruciato si sprigionava dalla scatoletta.
Le infermiere a quel punto hanno deciso di trasferire Chicca in culla!!!!!!!!!!!!!
E' rinata, finalmente avevamo la percezione che il peggio stava passando.
Che gioia vestire quel ragnetto piccolino con le tutine che le calzavano
3 volte, ma la nostra bambina voleva crescere e venire a casa con noi.
Sentivamo il suo desiderio forte di essere coccolata e il 30 APRILE
2001 eccoci a festeggiare con il reparto le sue dimissioni. FEDERICA
è NATA L' 8.03.2001, RINATA IL 25.4.2001 E SOPRAVVISUTA IL 30.04.2001.
Oggi
31/10/2001 giorno del mio compleanno (32 anni) Federica pesa Kg 9.100
è lunga 70 cm circa ed è una bimba buonissima, mangia
tutte le pappine, dorme tutta la notte e sorride tanto tanto. Ha una
forza ed una voglia di recuperare che sconvolge noi ed i suoi angeli
custodi (medici) ma soprattutto ha tanta voglia di baci e carezze. Lei
deve recuperare due mesi freddi freddi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non lasciatevi andare alla malinconia, non fatevi trasportare dalla
sfiducia, loro hanno bisogno di voi per combattere la battaglia. Le
armi siete voi ad offrirle con il vostro amore e credetemi i risultati
sono tali che il vostro grande cuore faticherà a compensare tanta
gioia e tanta soddisfazione. FORZA FORZA tutti uniti nel dolore del
momento, ma poi tutti uniti nella gioia di riavere a casa un bimbo speciale
che vi arrichirà nell'anima!!!! Non dimenticheremo mai la brutta/bella
esperienza ma siamo consapevoli che Federica sarà sempre una
bimba speciale con un cuore speciale ed una intelligenza e sensibilità
fuori dal comune.
Con amore a Federica che ci ha insegnato tanto e a tutti voi che state
vivendo questa triplice nascita!!!!!!!!!!!!!!
AUGURI ed in bocca al lupo.
Gabriella, Pierpaolo e Federica
pubblicato
il 1 novembre 2001