Storie di bimbi e genitori speciali che hanno scelto di offrire la loro esperienza a tutti voi.


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Sono entrata per caso in questo sito cercando informazioni che collegassero la prematurià ai problemi di asma bronchiale e per caso, forse, ho letto le storie pubblicate . Poche pagine ed i ricordi che da 17 mesi ho riposto in un angolo della mia mente hanno cominciato a riemergere: le sensazoni, le emozioni, la paura, l'angoscia, la felicità
immensa che ti dà abbracciare un bambino disiderato,sognato, patito e alla fine partorito con poco più di otto settimane di anticipo rispetto ai tempi previsti.
Con un peso di 2,200 kg Aurora è nata il 2 maggio 2003 alle 11.25 in un luogo che per me ha conservato la magia di quel momento, nonostante vi abbia trascorso gli ultimi due mesi angosciosi della mia disastrosa gestazione. La sua nascita è stata una vera aurora per noi, dopo sei mesi di buio. Io e mio marito eravamo nella saletta attigua alla sala operatoria quando abbiamo scelto il suo nome : una luce immensa inondava la stanza e le emozioni si affollavano nella mia mente. Per effetto della spinale non sentivo ancora completamente le gambe ma avevo la sensazione di volare. Io e mio marito ci tenevamo la mano, piangevo, in un misto di felicità e dolore : Mimmo mi accarezzava e baciava la fronte, dolce e presente con tutto se stesso come sempre è stato in questi sei lunghissimi mesi.
Aurora l'ho vista solo per un attimo, nell'incubatrice, piccola, tenera, indifesa ma già bellissima. L'ho amata subito, più di quanto si possa pensare di amare un figlio unico, perchè per me lei, anche se secondogenita, è stata e sarà sempre sempre unica. A volte mi chiedo se verrà mai un giorno in cui smetterò di guardarla pensando che non dovrebbe essere qui con noi, che ogni suo gesto, ogni sua piccola conquista è un regalo bellissimo che ci concede. La osservo continuamente e la scopro ogni giorno più forte, più impavida, più sicura: il suo sorriso mi illumina e penso che lei sia il più bel traguardo che potessi mai pensare di raggiungere.
Antonello era nato tre anni prima, dopo una gravidanza serena ed un parto magnifico: pesava 4.500 kg eppure tutto mi era sembrato così facile. Era il mio primo figlio ed io l'ho amato con la profondità che solo una sensazione così bella e così nuova come l'essere madre per la prima volta ti può dare. Ma con lui mi sembrava che tutto fosse scontato: vivace ed intelligente ha precorso i tempi in tante cose, eppure nessuna delle sue precoci conquiste mi hanno emozionato quanto vedere le piccole e tardive conquiste di Aurora. Solo chi ha conosciuto la sensazione di dover perdere un figlio prima ancora di vederlo può compredere quanto di verse possano essere le emozioni che due figli ugualmente amati ti possono regalare.
La seconda volta che ho visto Aurora, dopo due giorni dal parto, ho pianto a singhiozzi per mezz'ora: non riuscivo a crederci di averla lì, finalmente davanti a me , tra le mie mani dopo che più di una volta mi ero sentita dire che la stavo perdendo. Era minuscola (con il calo fisiologico era scesa a 2 kg) ma perfetta nei lineamenti e mi faceva una gran tenerezza vederla con tutti quei fili che servivano per alimentarla e monitorarla. Piccolo amore: se solo la mamma fosse riuscita a trattenerti un'altra settimana nella sua pancia , forse ora non soffriresti tanto.
Aurora stava fondamentalmente bene (aveva trascorso solo una nottata in incubatrice) : era solo un pò piccola.
Dopo cinque giorni le hanno tolto la flebo dalla testa (che nel frattempo era fuoriuscita varie volte provocandole varie tumefazioni) ed hanno provato ad alimentarla con il biberon: ma niente da fare... Si riparte con la flebo per altri due giorni e poi si riprova, ma è piccola e pigra e si rifiuta di mangiare. Il peso comincia a scendere per cui devono alimentarla forzatamente con i gavage: andiamo avanti così per circa due settimane, quando finalmente il peso sale sopra i 2,500 kg. La portiamo a casa e lei miracolosamente comincia a mangiare.
In ospedale è stata inserita in un programma di Follow Up dei prematuri, per cui nei mesi successivi viene sottoposta ad una serie di controlli che la rivoltano come un calzino. L'unica anomalia che appare è una dilatazione e asimmetria dei ventricoli cerebrali. Alla quarta ecografia ci consigliano un consulto neurologico. Per fortuna tutto è OK: rimandiamo un ulteriore incontro a dopo l'anno di vita per verificare se ci sono ritardi psicomotori.
Nel frattempo cominciano i problemi respiratori: nel mese di dicembre una bronchiolite ci costringe ad una corsa in ospedale e poi , tra marzo ed aprile, altri due episodi di laringospasmi e broncospasmi ci fanno di nuovo correre in ospedale. Poi per quattro mesi va tutto bene: a settembre un nuovo episodio violento di asma ci fa spaventare nuovamente....e siamo arrivati ad oggi.
Aurora cresce, bella e forte, con una luce negli occhi che le ha donato questa incredibile forza di vivere. Quando la guardo penso che sarei disposta a ripercorrere tutto per averla e che niente al mondo me la potrà strappare via perchè il nostro desiderio di averla è stato così forte da superare tutto e da far avverare questo bel sogno che oggi viviamo.

pubblicato il 23 novembre 2004