La nascita prematura è sempre uno shock, e probabilmente i neo-genitori
sono frastornati e terrorizzati.
-In primo luogo fategli sentire la vostra presenza, senza per questo
soffocarli. Subito dopo la nascita è necessario un momento di
raccoglimento nella coppia, se non altro per rendersi conto di quanto
sta succedendo. Siate discreti.
-Evitate frasi tipo: “Vedrai, andrà tutto benissimo” o “ma oggi
salvano anche i bimbi di 500 gr., non preoccuparti” o ancora “ma lo
sai che anche la figlia della nonna del cugino dello zio....”. Non è
necessario sdrammatizzare ad ogni costo o dipingere una situazione più
facile di quanto non sia in realtà, molto meglio “Speriamo e
preghiamo che vada tutto bene”.
-Altra fase sbagliata nel caso di prematuri sotto le 28 settimane di
gestazione e in pericolo di vita: “Se non ce la farà potete sempre
farne un altro”. I genitori sono concentrati su questo bambino, e non
riescono nè vogliono guardare tanto avanti.
-Non cadete in affermazioni come “capisco ciò che stai vivendo”
e simili. Per quanto vi possiate sentire vicini a loro non riuscirete
mai a capire del tutto cosa stanno sperimentando se non ci siete passati
anche voi. Meglio un franco “Non posso capire fino in fondo ciò
che state vivendo, ma vi sono vicino e voglio aiutarvi”.
-Dopo alcuni giorni, necessari a stabilire una routine, non abbiate
paura di disturbare. Spesso ci si sente molto soli ed è necessario
scambiare due chiacchiere con qualcuno. In caso di dubbio, la cosa migliore
è chiedere direttamente: se la vostra visita o telefonata non
sarà gradita ve lo diranno.
-La cosa più importante che vi sarà chiesta in un primo
momento è molto semplice: ascoltare e basta, senza dare consigli,
emettere giudizi o fare previsioni. Un abbraccio può essere molto
più significativo di mille parole.
Poi potete diventare utili in tanti modi: ci sarà bisogno di
un aiuto in casa (anche le mamme senza neonati in giro devono riposarsi),
per fare la spesa o altro.
-Appena possibile recatevi in reparto per vedere il bimbo; ovviamente
non potrete entrare, ma solitamente le stanze hanno grandi vetrate che
permettono anche agli “ospiti” di fare la conoscenza del piccolo. E’
molto importante l’atteggiamento che adotterete, bandite assolutamente
compatimento e curiosità. I bimbi che vedrete probabilmente vi
sembreranno un po’ bruttini, ma ricordate che posseggono coraggio, tenacia,
voglia di vivere e una capacità di lottare che molti di noi non
dimostreranno in tutta la vita.
-Soprattutto in caso di lunghi ricoveri, evitate di comprare al piccolo
dei regali che potranno essere impiegati solo dopo la dimissione, almeno
fino a quando il bimbo non verrà dichiarato fuori pericolo. Il
tempo passato in terapia intensiva sembra interminabile ai genitori,
e non è piacevole vedere per casa oggetti che il figlio userà
chissà quando .
-All’annuncio della dimissione potrete decisamente sbizzarrirvi, perché
ci sarà bisogno di tante cose. E’ questo il momento migliore
per ricreare il clima di festa che si era perso alla nascita: ben vengano
i fiori per la mamma, i regali per il piccolo e i fiocchi sulla porta.
-Non offendetevi se i genitori non organizzeranno feste o ritrovi: il
bambino durante le prime settimane a casa necessita di molta pace e
tranquillità, perciò sono consigliate visite brevi con
pochi ospiti.