La nascita di un neonato pretermine giunge quasi sempre
inaspettata per i genitori, precipitandoli in una realtà sconosciuta
ed angosciante; tutto ciò che appariva scontato nella cura del
proprio bambino sembra ora lontano e molte mamme si chiedono se e come
potranno allattare il loro piccolo.
Perché è importante il latte materno
per un bambino nato pretermine?
Il latte materno è l'alimento ideale per i neonati
prematuri.
- La madre di un neonato prematuro produce un latte differente rispetto
a quello di una madre "a termine", con maggiori quantitativi
delle sostanze necessarie al neonato (proteine innanzi tutto).
- I benefici dell'allattamento riconosciuti per i nati a termine, sono
ancora più importanti per un neonato in terapia intensiva, in
particolare una maggiore protezione contro le infezioni, la presenza
di fattori importanti per la crescita e lo sviluppo neurologico, una
minore incidenza di patologie a carico dell'intestino.
L'allattamento presenta dei benefici anche per la madre:
- Oltre a quelli di ordine medico (minore incidenza di tumore al seno
e alle ovaie), raccogliere il latte per il proprio bambino in incubatrice
può aiutare la madre a sentirsi attiva, in un momento in cui
i genitori sperimentano un forte senso di impotenza. In seguito, l'allattamento
al seno potrà contribuire a recuperare un senso di "normalità"
in una nascita altamente medicalizzata.
Come avviare e mantenere la produzione di latte
Il processo ormonale alla base della lattazione inizia
con la nascita del neonato, anche se questa avviene prematuramente.
Quando non è possibile attaccare il neonato direttamente al seno,
la madre può ugualmente avviare la produzione usando un tiralatte.
E' fondamentale tirare il latte con costanza, stimolando regolarmente
il seno; la produzione di latte è infatti basata sul meccanismo
di domanda-offerta, il seno produrrà latte nella misura in cui
questo viene richiesto. E' importante quindi mantenere una stimolazione
costante, evitando intervalli troppo lunghi e ripetuti.
Il primo passo da fare è iniziare a tirare precocemente
il latte. In ospedale viene solitamente fornito alle madri un tiralatte
elettrico, generalmente più veloce ed efficace di quelli manuali.
Dopo la dimissione, è possibile noleggiarne uno in farmacia,
nelle sanitarie, in molti negozi di articoli per bambini o presso alcune
associazioni di sostegno all'allattamento.
Si consiglia di tirare il latte circa sei-otto volte nella giornata,
possibilmente con un tiralatte elettrico usandolo almeno 10 minuti da
entrambi i seni, o fino a quando fuoriesce latte dal seno, continuando
ancora per qualche minuto. Per facilitare la spremitura può essere
utile scaldare il seno prima di applicare il tiralatte, con una doccia
calda o spugnature, e massaggiarlo delicatamente, dalla base alla punta.
Anche pensare intensamente al bambino, o guardare una sua foto durante
la spremitura, può anticipare il riflesso di emissione del latte
(un meccanismo per cui il latte “sprizza” dal seno con maggiore forza).
Altri accorgimenti utili sono stimolare il capezzolo del seno che non
si sta spremendo tra pollice ed indice, per incrementare il riflesso
di emissione, e cambiare seno varie volte, dopo pochi minuti, in modo
da innescare più volte il riflesso di emissione.
Non è necessario né indicato lavare il seno prima di tirare
il latte con detergenti aggressivi, che potrebbero rendere più
fragile una pelle già delicata eliminandone lo strato protettivo.
Terminato l'uso del tiralatte, è sufficiente spalmare il capezzolo
con un po' del latte spremuto.
Non preoccupatevi se all'inizio usciranno solo poche gocce di colostro,
per altro molto importanti per un bimbo pretermine; la produzione di
latte impiega alcuni giorni per aumentare e la montata lattea (il passaggio
da colostro a latte vero e proprio) può tardare anche una settimana.
Ogni reparto ha modalità differenti per raccolta,
consegna e conservazione del latte, è quindi bene informarsi
e chiedere indicazioni direttamente.
Se non è presente una banca del latte, quanto spremuto può
essere conservato anche in casa congelandolo. In questo caso, è
necessario mettere il latte in contenitori sterili, che dovranno poi
essere etichettati con data e ora della spremitura, in modo da poter
utilizzare prima i più vecchi. Si può conservare insieme
il latte estratto in diverse sessioni, avendo cura di raffreddare il
latte prima di aggiungerlo a quello già tirato. Per quanto riguarda
i tempi di conservazione del latte destinato ad un neonato pretermine,
a temperatura ambiente dura circa 4 ore, nella parte più fredda
del frigorifero (evitando lo sportello) 24 ore, in congelatore 3 mesi.
Per quanto difficile, è importante che la madre
riposi e si alimenti correttamente, senza dimenticarsi di bere a sufficienza
e che il benessere del bambino passa anche attraverso quello dei suoi
genitori.
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Allattare al seno un prematuro